sabato 2 settembre 2006

Per chi soffre

C'è stato un momento particolare lo scorso anno, ero debole più di quanto sia ora, ero confuso e addolorato. Qualcuno mi ha consigliato di leggere un libro, crudo forse, però mi avrebbe aiutato. Io non l'ho letto, non ci sono riuscito. Ora però quello stesso libro lo vorrei proporre a tutte le persone care che stanno soffrendo per amore, a tutte quelle amiche che hanno sempre gli occhi lucidi e un triste sorriso sulle labbra. Forse voi lo riuscirete a leggere, o forse non ne avrete bisogno, vi basterà sapere che non siete sole e che il tempo aggiusta tutto.
Il libro è "Cronaca di un disamore" di Ivan Cotroneo. Ve ne riporto un commento piuttosto significativo...

"Allora ci stiamo lasciando?"..."Si"...Una domanda semplice, una risposta ancor più semplice... Parole pesanti come blocchi di pietra.

Confesso che mi costa fatica scriverne, non è un libro che ho scelto di leggere immediatamente, è rimasto a lungo in casa, vagava in tutte le stanze. Sentivo che mi chiamava, lo guardavo e desistevo, sul tavolo della cucina o sul divano, quel titolo mi faceva paura."Cronaca di un disamore"... oddio no, non ce la posso fare...
Giacomo perchè mi hai detto che devo leggerlo?
"Ti fa bene.."...Cosa mi fa bene? Mi fa bene capire che le persone si lasciano, si ritrovano, si riprendono e si possono lasciare ancora?..
No...fa capire i sentimenti, le paure, le confusioni, forse semplicemente i piccoli passi di due vite che si incrociano per caso, e in un modo o nell'altro non si lasciano mai. Una storia breve di soli quattro mesi raccontata dal punto di vista uno dei protagonisti, quello lasciato. Il dramma di capire che non sei più desiderato, che tutto quello che avevi pensato di poter costruire insieme, era solo una tua costruzione, che erano solo i tuoi pensieri. Dall'altra parte superficialità, insensibilità e soprattutto mancanza di coraggio.
L'inverno dei sentimenti raccontato con il ricordo costante, quasi ossessionante di tutto ciò che è passato, un ristorante dove ci si è incontrati, la sigaretta che si è fumata insieme, la moto su cui si è viaggiato, il locale dove ci si rincontra involontariamente, il divano dove ti hanno detto che è finita. Una voragine. Il punto più basso che si può raggiungere, quello da cui non ti sembra di riucire mai a risalire.
Sento freddo... sono annientato, ora ci sono io nel punto più basso che ho mai raggiunto, ho davanti tutto quello che ho fatto, no non ce la faccio a rimanere a letto. Mi alzo e vado, dove non lo so ma vado, sicuramente fuggo da me stesso, da quello che sono, uno stronzo egoista. Non mi piaccio, forse non mi sono mai piaciuto, e forse per questo in fondo non credo di poter piacere a qualcuno. Metto davanti a me, a tutto il bello che la vita e le persone mi possono regalare, le mie paure.
Preferire l'apatia, il nulla, lo scorrere o sarebbe meglio dire il rotolare degli eventi, senza dover subire scossoni, senza dover scegliere la felicità, sfiorarla e cacciarla via per paura di non saperla gestire.
Perchè vi dico tutto questo? Perchè al contrario di quanto si possa immaginare questo non è un libro scritto per chi è stato lasciato, per crogiolarsi nel rancore, nella tristezza delle situazioni, nel rimorso per il non fatto e non detto.

E' un racconto per chi ha lasciato, per chi insensibile ha pensato solo a se stesso, incurante dei sentimenti altrui, non ha pensato a come ci si sente quando ci si rivede, alla superficialità delle battute inopportune. Quanto si può fare male a qualcuno quando si dice basta, un racconto che è un esame di coscienza per quanti giocano coni sentimenti, con i sogni e con l'amore delle persone.
Cotroneo desrcive queste sensibilità in maniera scorrevole ma profonda al tempo stesso. Il battitto del cuore di Luca, il protagonista, batte allo stesso ritmo del lettore, i vuoti allo stomaco, sono gli stessi che si prova leggendone, le lacrime sono le stesse che versi scorrendo quelle parole caustiche e disperate che incorniciano un esperienza di vita unica e allo stesso tempo unniversale.
E' un libro triste? Si, molto. E' un libro felice? Si, molto.
Felice perchè è un grido liberatorio per chi soffe e ha sofferto, per capire che tutto si evolve, che è veramente il tempo aggiusta tutto, che puoi non avere più mani che ti toccano, sguardi in cui perderti ma rimani tu con la tua vita e con la voglia di amare, sorridere ed essere felice.
E un bel pugno in faccia a chi passa sulle persone come un caterpillar usando solo parole e silenzi. E un'altra volta pensateci bene prima di fuggire dalla vita.
Io mi sto rialzando adesso da terra, accomodatevi ora tocca a qualcun'altro..
Giacomo, avevi ragione mi ha fatto bene..


Fabio Siri

4 commenti:

Anonimo ha detto...

stavi male e hai voluto farti ancora più male quando hai deciso di leggere questo libro! dubito che una tormentata storia tra gay ti abbia potuto tirar su il morale! non so chi te lo abbia consigliato,ma forse facevi meglio a lasciarlo sulla libreria;non che sia brutto, ma certamente nn è una cura contro la tristezza..prova piuttosto fabio volo,che sembra un cretino ma non lo è affatto quando scrive; "un posto nel mondo" è molto bello,ma anche "E' una vita che ti aspetto"; parlano delle esperienze un di quasi trentenne come tanti che vive tra alti e bassi;fa riflettere senza deprimere, diverte,ma soprattutto quando chiudi il libro lo fai con la certezza che le cose possono cambiare in meglio se si è un po' ottimisti! ripeto, non è un classico della letteratura italiana,ma una piacevole lettura per non deprimersi!

Alex B. ha detto...

Quel libro non l'ho letto, l'ho tenuto un po' e l'ho restituito... però ho apprezzato molto il commento trovato online, tanto che un po' me ne sono pentito. Ti ringrazio per il consiglio su Fabio Volo è già nella lista dei libri che voglio leggere!

P.S. se ti capita di commentate nuovamente mi farebbe piacere se ti firmassi.

Anonimo ha detto...

mi fa piacere che tu abbia apprezato il commento perchè dopo averlo fatto mi è sembrato suonasse come una critica (cosa che non voleva essere asolutamente), e mi è dispiaciuto. Cmq fidati, "Un posto nel mondo" è davvero bello. se ti va lascia poi un commento su come t è sembrato, io ogni tanto vengo a curiosare...

Alex B. ha detto...

D'accordo persona misteriosa...